Il mitico Bulli è ormai passato alla storia come il van più conosciuto e amato del brand Volkswagen.
IL suo nome deriva dal vezzeggiativo dovuto alla contrazione dal tedesco di BUs e LIeferwagen (furgone). La sua nascita si deve ad un uomo d’affari olandese che in seguito una visita ad un centro Volkswagen ebbe l’idea di progettare il mitico Trasporter, ispirandosi ad un carrello per uso interno derivato da un Maggiolino.
Venne successivamente presentato al Salone di Ginevra del 1950 in cui ottenne un immediato successo.
Da 70 anni è il compagno perfetto per le più svariate esigenze della quotidianità lavorativa e privata.
Ecco le varie fasi della sua storia:
- T1: Nel 1950 ha inizio la produzione a Wolfsburg: nel dopoguerra si registra una crescita della richiesta di mezzi di trasporto. Per questa ragione viene messa a punto una nuova tipologia di veicoli. I primi schizzi risalgono al 1947. Si avvicinano molto al modello che seguirà, ad esempio nella suddivisione degli spazi o nel sistema di propulsione.
- T2: Nel 1967 fa il suo debutto la seconda generazione: dal 1967, il T2 rappresenta la seconda generazione del Transporter. Il nuovo Transporter, cresciuto in lunghezza, ora presenta ampi finestrini e un unico parabrezza, una porta scorrevole di serie e un telaio sensibilmente migliorato con asse anteriore con giunto sferico e asse posteriore a braccio longitudinale, riconoscibile dall’allineamento delle ruote. In tal modo le ruote posteriori mantengono la campanatura leggermente negativa in qualsiasi condizione di guida.
- T3: Nel 1979 il Bulli conquista con il suo nuovo design: la generazione T3 del Transporter Tipo 2 lanciata nel 1979 presenta un design inedito rispetto alla struttura ispirata al Maggiolino dei modelli precedenti. Il T3 è decisamente più lungo (60 mm di passo in più) e largo (125 mm). La cabina di guida e il vano di carico offrono molto più spazio. Il pianale della vettura è posizionato 10 cm più in basso; di conseguenza si abbassa anche l’altezza di carico.
- T4: Nel 1990 entra in scena una generazione di Transporter completamente nuova: nel 1990 Volkswagen ritorna in pista con una nuova generazione di Transporter. Il van e Transporter Volkswagen completamente rinnovato con nome di serie T4 presenta una trazione anteriore e un gruppo propulsore montato nella parte anteriore. Per quanto riguarda il numero delle varianti strutturali e delle versioni, grazie alle diverse possibilità di ampliamento il T4 si riallaccia alla gamma di modelli dei suoi predecessori.
- T5: Nel 2003 debutta la serie premium di VW Veicoli Commerciali: Volkswagen Veicoli Commerciali arricchisce nuovamente l’ampia gamma delle serie precedenti del Transporter: per la prima volta il multitalento è disponibile con tre altezze del tetto. L’aumento del volume di carico rispetto ai predecessori viene raggiunto soprattutto attraverso la maggiore inclinazione delle pareti della carrozzeria. Un’altra novità: la versione di equipaggiamento Shuttle. La versatilità è espressa anche tramite i telai con cabina singola e doppia per le sovrastrutture speciali, che sia per pianale, cassone refrigerato o carro attrezzi.
- T6 e T6.1: Nel 2015 debutta il T6, seguito dalla versione aggiornata T6.1 nel 2019.
Il T6, conseguente stadio d’evoluzione della serie, fa il suo ingresso sulla scena automobilistica nel 2015. Nuovi motori, sistemi di assistenza ancora più intelligenti e un nuovo programma di infotainment caratterizzano il nuovo Bulli. Esternamente, il T6 si riconosce per il suo frontale di nuova concezione.
Ma anche il T6 può ancora migliorare, come dimostra l’aggiornamento T6.1 presentato nell’autunno del 2019. Con questo update, Volkswagen Veicoli Commerciali sviluppa ulteriormente la serie cult, portandola nell’era della digitalizzazione. Per la prima volta, il nuovo cruscotto del Bulli 6.1 viene offerto con strumenti completamente digitali.
- ID. Buzz: Un vero Bulli, ma elettrico. Con l’ID. Buzz e l’ID. Buzz Cargo, il leggendario Bulli farà il suo ritorno a partire presumibilmente dal 2022. Equipaggiato con le nostre migliori idee, ridefinisce tutto ciò che può essere oggi un’auto: una guida, una casa mobile e uno spazio per la creatività.