Per tenere pulita la propria auto, spesso ci si rivolge a centri specializzati (i cosiddetti ‘autolavaggi’) che prendono in consegna la vettura e la ripuliscono, sia all’interno che all’esterno, a cifre tutto sommato ragionevoli. Si tratta di una soluzione molto diffusa, dal momento che che ogni centro per il lavaggio auto è dotato di attrezzature professionali che assicurano un ottimo risultato; di contro, i tempi di attesa possono essere particolarmente lunghi e ciò implica il non avere la propria auto a disposizione anche per diverse ore. In casi del genere si può propendere per una soluzione fai da te, prestando attenzione a quali prodotti utilizzare e quali accortezze avere per ottenere un risultato soddisfacente. Vediamo di seguito come lavare l’auto a mano.
Per lavare l’auto a mano bisogna anzitutto procurarsi tutto quanto il necessario e tenerlo a portata di mano. Nello specifico, servono una bottiglia di detergente, un tubo da giardino, panni in tessuto o microfibra per asciugare, almeno tre secchi d’acqua (uno per l’acqua saponata, uno per il risciacquo e uno di scorta) oltre ad una spazzola a setole morbide ed una per le gomme. Se possibile, è bene scegliere anche l’abbigliamento migliore, optando per guanti, stivali di gomma e pantaloni lunghi (specie nei periodi freddi).
Una buona precauzione per il lavaggio auto a mano fai da te è quella di mettere il veicolo in un posto non troppo esposto, a riparo dalla luce diretta del sole soprattutto durante i periodi più caldi dell’anno. Il motivo è semplice: così facendo si eviterà che la carrozzeria bagnata si asciughi troppo in fretta e che si formino delle macchie d’acqua.
Il primo passo è quello di bagnare l’auto con il tubo da giardino, così da ammorbidire lo sporco che si è accumulato sulla superficie della carrozzeria, rimuovendone lo strato più superficiale. Aumentando leggermente la pressione dell’acqua che esce dal tubo da giardino è possibile rimuovere anche eventuali corpi estranei che a lungo andare potrebbero rovinare la tinta della carrozzeria.
Fatto ciò, si può procedere al lavaggio vero e proprio; è consigliabile occuparsi prima delle parti dell’auto dove, fisiologicamente, lo sporco tende ad accumularsi con maggiore facilità: le ruote e le zone inferiori. Essendo sempre a contatto diretto con il suolo stradale, queste aree sono molto esposte all’accumulo di polvere e detriti: per questo, è bene pulirle con cura, strofinando gli spazi fra le razze dei cerchi o asciugando attentamente le parti, preferibilmente con una spugna da utilizzare solo per la pulizia delle ruote.
A questo punto, si può passare alla pulitura della carrozzeria. Dopo aver preparato una soluzione di acqua e detergente per auto, bisogna insaponare la superficie. Per farlo in maniera omogenea si può utilizzare un guanto Marley in microfibra (che costa tra i 5 e i 10 euro): la presenza delle frange sulla superficie del guanto produce un’azione meno aggressiva, eliminando il rischio di graffiare la carrozzeria (in tal senso, meglio evitare di strofinare le superfici verniciate con spazzole a setole). I guanti per il lavaggio auto possono essere lavati in lavatrice e riutilizzati. Per essere certi di applicare l’acqua saponata su tutta la superficie da lavare è consigliabile partire dall’alto (ossia dal tettuccio), così da permettere alla soluzione di colare verso il basso: se lo sporco è particolarmente persistente, si può applicare l’acqua e sapone una seconda volta e lasciare agire per qualche minuto, evitando di strofinare troppo forte o troppo a lungo.
Quando si insapona l’auto, la tecnica più efficacie è quella di procedere una sezione per volta, risciacquandola immediatamente per evitare che la schiuma si secchi e macchi la superficie. Inoltre, è consigliabile tenere sempre la carrozzeria bagnata utilizzando piccoli getti d’acqua costanti e tenere il guanto pulito, immergendolo più volte nel secchio dell’acqua di risciacquo.
Prima di procedere al risciacquo vero e proprio bisogna assicurarsi di aver ripulito del tutto la carrozzeria. Capita spesso, soprattutto se l’auto viene parcheggiata all’aperto, che oltre alla polvere, sulla superficie vi siano escrementi di uccelli e insetti schiacciati: per rimuoverli efficacemente senza rovinare la vernici è necessario applicare dei detergenti appositi e, eventualmente, strofinare con uno straccio – se il guanto non dovesse essere sufficiente; dopo di ché, si sciacqua con il tubo da giardino.
Una volta ripulita la carrozzeria, si può passare all’asciugatura. Questa operazione prevede due fasi: la prima è quella di rimuovere i residui di acqua da ogni superficie (si consiglia di utilizzare degli strofinacci di tessuto o un panno pelle sintetica); la seconda è una sorta di ripulitura: nel caso in cui si siano formati degli aloni d’acqua, basta ripassare la carrozzeria con un prodotto specifico (un detergente anti calcare). Quando tutta l’auto è pulita e completamente asciutta, si può applicare uno o più strati di cera protettiva.
Quando si lavano le superfici trasparenti si deve adottare qualche precauzione in più. Il trattamento con la semplice acqua saponata può restituire un buon risultato ma se si vuole fare le cose per bene, è consigliabile utilizzare uno specifico prodotto idrorepellente per i vetri, acquistabile in qualsiasi negozio di autoricambi.
Per quanto riguarda gli interni, se ci si vuole limitare alle parti di carrozzeria, il punto cui fare più attenzione sono gli interni delle portiere e i battitacco. In genere, queste zone tra la portiere e l’abitacolo sono ricettacolo di polvere e detriti e vanno pulite con attenzione seguendo i passaggi sopra illustrati. La pulizia dell’abitacolo, invece, dipende da più fattori: per pulire i sediolini auto occorre scegliere il prodotto giusto sia in relazione ai materiali che al tipo di macchia da trattare. Ovviamente, bisogna utilizzare l’acqua con grande attenzione per via della presenza di dispositivi elettronici.