Le luci anabbaglianti vanno accese dopo il tramonto e utilizzate durante la marcia nei centri abitati, secondo quanto prescritto dal Codice della Strada. Tutte le autovetture in circolazione sono equipaggiate con un sistema di illuminazione e segnalazione che assolve un ruolo di primo piano per quanto riguarda la sicurezza. I gruppi ottici sono probabilmente i più importanti, in quanto assicurano un buon grado di visibilità anche in condizioni avverse, come ad esempio nebbia o pioggia fitta. A seconda delle caratteristiche del fascio luminoso proiettato, è possibile distinguere tra proiettori abbaglianti e anabbaglianti. Vediamo di seguito tutto quanto c’è da sapere a proposito di questi ultimi. Cosa sono i proiettori anabbaglianti Le definizioni e le modalità di utilizzo dei sistemi di illuminazione e segnalazione luminosa presenti sulle autovetture sono contenute all’interno del Codice della Strada. L’articolo 151 (“Definizioni relative alle segnalazioni visive e all’illuminazione dei veicoli a motore e dei rimorchi“), in particolare, fornisce la seguente descrizione di proiettore anabbagliante: “il dispositivo che serve ad illuminare la strada antistante il veicolo senza abbagliare“. Come tutti gli altri dispositivi di illuminazione, anche gli anabbaglianti sono contraddistinti da una specifica spia luminosa all’interno del quadro della strumentazione. Il simbolo presente sulla spia anabbaglianti (di colore verde) è un semicerchio, rivolto verso sinistra, affiancato da cinque segmenti paralleli disposti in obliquo. Lo stesso simbolo spesso è presente anche sulla leva o sul comando che aziona l’accensione di questo tipo di proiettori.
L’uso delle luci anabbaglianti nel Codice della Strada L’utilizzo dei sistemi di segnalazione visiva è regolamentata dall’articolo 152 del Codice della Strada. Nello specifico, l’obbligo di utilizzo dei proiettori anabbaglianti riguarda: i veicoli a motore durante la marcia fuori dei centri abitati; i ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli, “quali definiti rispettivamente dall’articolo 1, paragrafo 2, lettere a), b) e c), e paragrafo 3, lettera b), della direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 marzo 2002“, anche durante la marcia nei centri abitati. Per chi non rispetta le prescrizioni sopra descritte, la normativa prevede una sanzione amministrativa pari al pagamento di una somma compresa tra 41 e 168 euro. In sintesi, i fari dell’auto, della moto e degli altri veicoli a motore vanno tenuti accesi – fuori dai centri urbani – anche di giorno, ovvero quando si percorrono le autostrade e le strade extraurbane. Molti modelli di auto di più moderna generazione sono dotate di luci diurne a LED che assolvono alla medesima funzione. Assieme ai proiettori anabbaglianti, vanno azionate anche le luci di posizione e quelle che illuminano la targa. In aggiunta, l’articolo 153 del Codice Stradale prevede anche ulteriori casistiche per l’utilizzo degli anabbaglianti: “da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere ed anche di giorno nelle gallerie, in caso di nebbia, di caduta di neve, di forte pioggia e in ogni altro caso di scarsa visibilità” (articolo 153, comma 1); durante le ore del giorno, in presenza di nebbia, fumo, foschia, nevicata o pioggia intensa, invece dei proiettori anabbaglianti (così come quelli di profondità) possono essere sostituiti dalle luci fendinebbia anteriori.
Differenza tra abbaglianti e anabbaglianti Come già accennato, le autovetture (e, più in generale, la maggior parte dei veicoli a motore) sono equipaggiate sia con i proiettori anabbaglianti sia con gli abbaglianti; questi ultimi vengono spesso indicati anche come ‘proiettori di profondità‘. I due sistemi di illuminazione presentano, ovviamente, caratteristiche differenti, così come le modalità di impiego. Le luci di profondità, infatti, hanno un raggio di proiezione particolarmente lungo. Per questo sono destinate ad essere adoperate in condizioni di scarsa visibilità (ossia le ore notturne o in caso di intemperie). Inoltre, poiché – come suggerisce il nome stesso – possono “abbagliare”, ossia disturbare la visuale dei veicoli che viaggiano nel senso opposto di marcia, non possono essere attivate in presenza di altri veicoli. Tale regola presenta un’eccezione: gli abbaglianti possono essere attivati anche di giorno e nei centri urbani in maniera intermittente, per segnalare la propria presenza ad un altro veicolo o comunicare una situazione di pericolo per prevenire eventuali incidenti. Come fare la sostituzione anabbaglianti In caso di malfunzionamento o guasto del proiettore, è bene evitare di circolare per troppo tempo senza poter contare sull’anabbagliante. Per evitare una simile eventualità è bene controllare il quadro strumenti della vettura -specie se più moderno e sofisticato – dove potrebbe essere presente una spia luminosa o un avviso che segnali l’anomalia dell’impianto di illuminazione. In caso di necessità, è bene procedere alla sostituzione della componente; ci si può affidare ad un elettrauto, che provvederà a selezionare ed installare un proiettore compatibile con il modello della vettura oppure si può optare per il fai da te. Di seguito, i vari passaggi da effettuare (avendo cura di tenere sia il motore che i fanali spenti): smontare l’alloggiamento del gruppo ottico, fissato alla carrozzeria per mezzo di viti o bulloni; staccare il connettore con i fili che collegano il fanale alla batteria dell’auto; aprire – se presente – il “tappo” che sigilla la parte del gruppo ottico in cui è montata la lampadina; staccare o svitare la lampadina guasta o malfunzionante; installare la lampadina nuova nella stessa posizione della precedente; ripristinare il collegamento elettrico interno e richiudere il modulo in cui sono allestite le firme luminose; ricollegare l’intero fanale ai connettori di alimentazione; ricollocare il gruppo nella sua sede, fissando gli agganci con le viti e i bulloni tolti in precedenza; se il fanale presenta due o più punti luce al suo interno, ripetere l’operazione per ogni proiettore da sostituire. Sia che ci si rivolga ad un elettrauto sia che si scelga di sostituire le luci anabbaglianti in prima persona, si tratta di un’operazione semplice, veloce e per nulla dispendiosa. In officina la spesa – comprensiva di componente nuova – può aggirarsi sui 10 euro mentre in caso di fai da te basta acquistare una lampadina nuova (reperibile sia nei negozi specializzati sia presso gli store online per pochi euro) ed avere a portata di mano pochi attrezzi fondamentali (un cacciavite, a stella o piatto a seconda del tipo di vite). Questo genere di intervento viene talvolta effettuato anche durante i controlli per il rilascio del tagliando auto, quando vengono esaminate numerose componenti meccaniche ed elettriche.